5 agosto 2021

Intervista a Camilla Locatelli


Come ti sei appassionata allo sport del ciclismo ?

Il nonno Carlo Rota correva in  bici ed aveva fondato la squadra del Palazzago. Aveva trasmesso la passione ai miei cugini più grandi. Questi correndo, avevano vinto una bicicletta che regalarono a mia sorella Rebecca la quale a sua volta iniziò a gareggiare. Io mi sono appassionata allo Sport del Ciclismo vedendo lei.

Dopo aver corso nel G.C.Almenno, nella Valcar PBM, come sei approdata alla Società Ciclistica Cesano Maderno ?

Alla Valcar PBM ero arrivata da esordiente, preferendola alla S.C.Cesano Maderno che mi aveva cercato per prima.   Solo che alla Valcar vi erano le professionista ed io, molto più piccola, mi sentivo in un ambiente troppo impegnativo. Si sono ripresentati i dirigenti della S.C.Cesano Maderno e lì sono approdata. Una squadra magari di livello inferiore, ma dove mi trovo meglio. 

Quali sono le persone del G.C. Almenno di cui conservi il miglior ricordo ?

Giuliano Previtali che mi allenava assieme a Claudio Curiazzi e Mario Amigoni che guidava il pulmino, oltre allo scomparso Presidente Piermario Rota Nodari.

Rappresentare la Lombardia al Campionato italiano, sarà stato per te motivo di orgoglio ed onore. A chi devi in particolare il tuo successo ?

Sicuramente motivo di onore. Sono riconoscente ai miei preparatori che mi hanno supportata e allenata in maniera giusta per partecipare ai campionati italiani strada e pista, oltre ai miei genitori che mi hanno permesso di seguire la mia passione portandomi in giro per l’Italia con spese e sacrifici.

Quando dentro di te hai realizzato di aver conquistato lo scudetto italiano e la medaglia d’oro, qual è stato il tuo primo pensiero ?

Non avevamo capito subito di aver vinto e di aver fatto il nuovo record italiano di 3’49” per 3 Km. di gara. Abbiamo realizzato solo quando sono “usciti” i tempi. Ho pensato subito ai miei genitori. 

A chi hai dedicato la vittoria ?

Alla  mia Famiglia, alla mia squadra e al mio ragazzo che mi aiuta tanto ed è a sua volta un corridore nel Team Colpack.

Ora che vesti il tricolore, come ti rapporti con le tue compagne di squadra ?

Cerco di comportarmi normalmente senza darmi delle arie.

E con le tue amiche ed amici ?

Tra allenamento, trasferte e gare, non riesco ad uscire tanto, le amicizie sono un po' in secondo piano, ma comunque “non me la tiro”.

Chissà la tua Famiglia, i tuoi genitori, come ti hanno festeggiata ?

Tornata il sabato sera, sono venuti a prendermi alla sede della S.C.Cesano Maderno dove ho firmato la maglia tricolore per gli sponsor e brindato alla vittoria. A casa mi aspettava la nonna ed i parenti con mia sorella che aveva preparato una bandiera tricolore con dedica.

Ma c’era anche il ragazzo ?

Certo, e’ venuto con un amico a vedermi in Friuli, a S.Giovanni al Natisone.

Programmi sportivi futuri ?

Sarò un po' a riposo, poi riprenderò gli allenamenti in vista della Coppa Rosa Internazionale in Trentino e poi il Ghisallo, a cui tengo particolarmente perché al Santuario della Madonna del Ghisallo si era sposato mio nonno Carlo.

Aspirazioni di vita? Scuola, lavoro quando sarà il momento.

Frequento la 3^ superiore Ragioneria. Non penso di andare all’Università, ma di continuare a correre. In futuro, vorrei entrare nell’Arma dei Carabinieri.


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