TURISMO

Collocazione geografica  ed accessibilità


Almenno San Bartolomeo consta di 6.321 abitanti e si trova circa 12 km a nord-ovest di Bergamo. E’ adagiato su di un poggio esposto a sud che degrada armoniosamente in un susseguirsi collinare di rara amenità, dalle pendici del Monte Linzone, attraverso i contrafforti dell’Albenza, sino alle sponde del fiume Brembo. Confina a est con Almenno S. Salvatore, Paladina, Valbrembo - a nord con Roncola, Strozza - ad ovest con Barzana, Palazzago - a sud con Brembate di Sopra. E’ all’imbocco della Valle Imagna di cui è parte dell’omonima Comunità Montana ed è posto a cavaliere tra di essa e la Valle S.Martino. E’ territorio di facile accessibilità grazie alle immediate vicinanze dei caselli autostradali di Capriate S. Gervasio – Dalmine – Bergamo ed all’arteria “Variante degli Almenno” di collegamento diretto con la S.S.342 “Briantea” Bergamo-Lecco. La stazione ferroviaria più prossima, sulla direttrice Bergamo-Lecco, dista Km.3. Nell’arco di 20 minuti, Almenno San Bartolomeo è raggiungibile dall’Aeroporto “Il Caravaggio” di Orio al Serio.


Cenni storici


Almenno San Bartolomeo, ha origini molto antiche: le prime tracce degli insediamenti umani risalgono al sec.VI a.C. e furono lasciate dai Galli Cenòmani, ai quali si deve probabilmente l’antico nome “Lemennis”.

Dopo la caduta dell’Impero Romano, divenne Corte dei Re Longobardi e successivamente passò sotto il dominio dei Franchi.

Seguirono periodi di traversìe durante i quali Almenno non rimase immune da guerre fratricide tra Ghibellini e Guelfi (insediati nella parte alta) i quali nel 1444 ebbero il sopravvento sulla parte bassa.

Più tardi, passato sotto il dominio di Venezia, vi fu un buon periodo di pace sino al 1601 dove gli abitanti si divisero di nuovo formando gli attuali due Comuni di Almenno San Salvatore ed Almenno San Bartolomeo.

Da allora Almenno San Bartolomeo ha condiviso gli avvenimenti della Storia nazionale italiana, dalle lotte che hanno portato all’unità d’Italia fino alle guerre mondiali.

Oggi è un ridente paese di oltre 6.000 abitanti che dopo il “boom” economico degli anni sessanta, a partire dagli anni ottanta ha registrato un notevole incremento demografico ed edificatorio grazie alla sua dislocazione geografica ed alla superficie territoriale pari a 10,61 Kmq.

Turismo


Almenno San Bartolomeo si fregia del distintivo di “Bandiera Arancione” del T.C.I. grazie alla presenza di numerosi servizi e per il valore dei suoi elementi storico-culturali, tutti accessibili e in buono stato di manutenzione, adeguatamente valorizzati grazie ad un ottimo servizio di informazioni turistiche, in cui spicca il ruolo svolto dal punto informativo. 


Informazioni turistiche


Fondazione Lemine già “Antenna Europea del Romanico degli Almenno”

www.fondazionelemine.eu


Ufficio Informazione Accoglienza Turistica - IAT

Via San Tome 2 - 24030 Almenno San Bartolomeo (BG) tel. 035 553205


Pro-Loco Almenno San Bartolomeo

Via Papa Giovanni XXIII, 53 – tel.cell. 335/5200507

prolocoalmennosb@gmail.com


Cosa vedere


La Rotonda di San Tomè, gioiello del romanico lombardo tuttora circondato da un ambiente agreste che ne esalta la preziosità delle forme. Una delle rarissime chiese a pianta circolare, edificata tra il 1130 e il 1150, è costituita da tre cilindri sovrapposti, con presbiterio a pianta rettangolare e abside semicircolare, con deambulatorio e sovrapposto matroneo. 

Il Museo del falegname Tino Sana dedicato alla civiltà del legno e alla lavorazione di questo materiale, con raccolte dedicate anche alla vita rurale, all’arte del burattinaio e alla storia della bicicletta, con la Sala Gimondi; visitabile anche dalle scuole, ospita una biblioteca-sala convegni e aule per la scuola di disegno e per la lavorazione pratica del legno. 

La Parrocchiale di S. Bartolomeo Apostolo, consacrata nel 1453. Abbattuta e ricostruita interamente nel XVIII secolo, quindi rimaneggiata nel 1867, la chiesa ha comunque conservato molte delle opere pittoriche più antiche. Fra esse eccellono:

- una tela del veneziano Bartolomeo Vivarini, “Madonna con il Bambino” (1485);

- una famosa pala di Giovan Battista Moroni, “Lo sposalizio mistico di santa Caterina d'Alessandria” (1567-70).

Il Museo della fornace Parietti, (archeologia industriale) testimonianza dell’antica produzione locale, era un opificio in cui dal 1835 al 1960 si producevano coppi e mattoni, utilizzando materiale estratto da vicine cave.

Santa Caterina di Tremozia in via Castello Rescanzi, poco distante dalla chiesa parrocchiale. All’esterno distinguibile perché si presenta come una casa racchiusa tra le altre abitazioni. Unico elemento particolare è una porta con tre gradini, con architrave poggiante su due mensole e con soprastante lunetta. Chiesa e piccolo Convento dal 1515 e sede della Confraternita dei Disciplini dal 1617. Riscoperta e ristrutturata dal 2010.

Relativamente al turismo religioso, altre Chiese sono disseminate sul territorio:
- Chiesa della Natività di Maria in località Barlino – Chiesa Parrocchiale di S. Rocco in Albenza – Chiesa di S. Margherita in località Carosso – Chiesa della Madonna della Neve in località Longa – Chiesa di S. Carlo in località Piusano – Chiesa di S. Giuseppe in località Canova – Chiesetta di S. Biagio in località Cà Barile - Chiesa della Visitazione in località Cascine.

Cosa mangiare, dove mangiare e dove dormire


Almenno San Bartolomeo però è la porta d'ingresso alle prelibatezze gastronomiche della Valle Imagna, che ha i suoi punti di forza nei formaggi, nei salumi e nella selvaggina. 

Tra i piatti tradizionali ci sono i casonsei o casoncelli, sorta di ravioli che possono essere di magro ma che nella Bergamasca si preparano anche ripieni di carne suina e bovina, insaporiti con amaretti, uvetta, pera e scorza di limone. E poi, naturalmente, c'è la polenta, emblema della tavola orobica, l’alimento che ha sfamato generazioni di bergamaschi, specie nelle valli: gialla e compatta, da cucinare in un paiolo di rame posto possibilmente sul fuoco a legna.

Si producono inoltre uva, frutti di bosco, in particolare è tipico il lampone dell'Albenza, miele, e naturalmente il vino: Almenno San Bartolomeo è ricompreso da Regione Lombardia nella “Strada del VINO VALCALEPIO e dei SAPORI DELLA BERGAMASCA” dove di produce il Valcalepio DOC, ottimo vino rosso.


Ristorante Camoretti – Ristorante Pizzeria da Ivan – Ristorante Collina – Ristorante Roncola – Ristorante Pizzeria La Quarenga – Eno Tavola Antica Osteria Giubì -  Agriturismo Al Robale – Ristorante Quanto Basta – Bar La Pasqualina (“Bar dell’anno 2018” premiato da Illy caffè in occasione della presentazione della Guida Bar d’Italia del Gambero Rosso).


Hotel Camoretti 

Tempo libero


Sono presenti numerose aree verdi tra cui il “Roccolone”, parco collinare e boschivo che si estende al centro del territorio comunale per quasi trenta ettari, è solcato da numerosi sentieri ciclopedonali e rappresenta un crocevia di incontri per gli appassionati di mountain bike e trekking, specialmente nei mesi estivi. Ricco di querce, betulle, castagni ed altre specie autoctone ospita scoiattoli, lepri e svariati volatili. 

Il Sentiero del Golf. Inizia in viale Alcide De Gasperi vicino al bar “la Pergola”. Quasi totalmente in terra battuta prende il suo nome dal fatto che costeggia il paradisiaco impianto del Golf Club “l’Albenza”; il sentiero del Golf è una passeggiata immersa nel bosco - di circa 3 chilometri – che dopo aver attraversato il Parco del Roccolone raggiunge il confine con Palazzago e, dopo l’ascesa in località Camoretti, ridiscende verso il punto di partenza attraverso la località Longa.

Il Parco Oasi sul Brembo, altra area di interesse vicino alla quale sorge nel mese di luglio-agosto  il Campo Scuola Giovani Alpini e dalla quale diparte la ciclo-pedonale che si collega a Brembobeach” in Brembate di Sopra.

Oltre al fiume Brembo che scorre lungo il confine est, il territorio che giova di variegati percorsi idonei per escursioni a cavallo, è attraversato da torrenti di portata minore come il Tornago, il Lesina e la Borgogna.

Almenno San Bartolomeo rappresenta inoltre un valido punto di partenza per le escursioni in montagna: dalla contrada Pradone infatti nasce il frequentato sentiero CAI 571 altrimenti detto "Periplo della Valle Imagna". Esso lambisce nell'ordine il Monte Linzone, il Laghetto del Pertus, il Monte Tesoro, il rifugio Resegone, la Costa del Palio, i Tre Faggi, il Sentiero del Partigiano a quota medio alta, per poi ricollegarsi più in basso alle contrade di Ubiale Clanezzo.

Share by: